Passione

Aforismi

Ludwig Wittgenstein

A turbarci è la tendenza a credere che la mente sia qualcosa di simile a un omino che sta dentro di noi.
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
Anche per il pensiero c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
Anche se il risultato della filosofia è semplice, non può esserlo il metodo per arrivarci. La complessità della filosofia non è quella della sua materia, ma del nostro intelletto annodato.
Bisogna essere sempre pronti a imparare qualcosa di completamente nuovo.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
Chi volesse dubitare di tutto, non arriverebbe neanche a dubitare. Lo stesso giuoco del dubitare presuppone già la certezza.
Chi è soltanto in anticipo sul proprio tempo, dal suo tempo sarà raggiunto.
Come mi riesce difficile vedere ciò che è davanti ai miei occhi!
Come si può per tutta la vita viaggiare nello stesso piccolo paese e credere che non ci sia nulla al di fuori di esso!
Come tutte le cose metafisiche l'armonia tra il pensiero e la realtà deve essere trovata nella grammatica del linguaggio.
Credere in un Dio vuol dire comprendere la questione del senso della vita. Credere in un Dio vuol dire vedere che i fatti del mondo non sono poi tutto. Credere in Dio vuol dire vedere che la vita ha un senso.
D'una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda.
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere.
Dopo aver guardato un temporale, alla domanda: "Quante gocce di pioggia hai visto?" la risposta più adatta è "molte": non che il numero preciso non esista, ma non lo si può conoscere.
Essere buoni con chi non ti ha caro richiede non solo molta benevolenza ma anche molto tatto.
Etica ed estetica son tutt'uno.
Gli animali si avvicinano se sono chiamati per nome. Esattamente come gli uomini.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
I numeri non sono fondamentali per la matematica.
I turisti che davanti a un monumento leggono il Baedeker, e proprio la lettura della storia della sua origine, ecc. ecc., impedisce loro di vedere il monumento.
Il bere, in un certo tempo simbolico, è in un altro tempo vizio.
Il concetto del 'bello' ha fatto qualche danno.
Il genio ha maggior luce di un altro onest'uomo ma concentra questa luce, mediante una lente di un certo tipo, su un punto focale.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il matematico non scopre: inventa.
Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose.
Il mondo è tutto ciò che accade.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.
Il volto è l'anima del corpo.
In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente.
In filosofia si deve calare nell'antico caos e sentircisi a proprio agio.
In una giornata si possono vivere i terrori dell'inferno; di tempo ce n'è più che abbastanza.
L'ambizione è la morte del pensiero.
L'enigma non esiste. Se una domanda può essere posta in modo compiuto, allora le si può anche trovare una risposta.
L'etica non si dovrebbe occupare degli affari del mondo, ma dovrebbe essere la condizione sostanziale del mondo.
L'immagine logica dei fatti è il pensiero.
L'immagine è un fatto.
L'immagine è un modello della realtà.
L'umorismo non è una disposizione dell'animo, ma una visione del mondo.
La confusione e la sterilità della psicologia non si possono spiegare dicendo che è una "scienza giovane"; il suo stato non si può paragonare, ad esempio, con quello della fisica ai suoi primordi. In altre parole, in psicologia sussistono metodi sperimentali e confusione concettuale.
La differenza fra un buon architetto e un cattivo architetto consiste oggi nel fatto che quest'ultimo soccombe a ogni tentazione, mentre l'altro le resiste.
La filosofia deve chiarire e delimitare nettamente i pensieri che altrimenti, direi, sarebbero torbidi e indistinti.
La filosofia è non una dottrina, ma un'attività.
La filosofia è una battaglia contro la stregoneria della nostra intelligenza per mezzo del linguaggio.
La matematica è un metodo logico. Le proposizioni della matematica sono equazioni, dunque proposizioni apparenti.
La risoluzione del problema della vita si scorge allo sparir di esso.
La sola cosa di me che forse un giorno si spezzerà, e di questo ho talvolta paura, è il mio intelletto.
La stupida aspirazione all'eleganza è una delle cause principali per cui i matematici non comprendono le loro proprie operazioni; ossia: l'incomprensione e quell'aspirazione sgorgano da una sorgente comune.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
La vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante la miseria del mondo.
Le angosce sono come le malattie; vanno accettate: la cosa peggiore che si possa fare è di ribellarvisi.
Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.
Le parole sono azioni.
Le parole sono come la pellicola superficiale su un'acqua profonda.
Nella corsa della filosofia vince chi sa correre più lentamente. Oppure: chi raggiunge il traguardo per ultimo.
Nella filosofia odierna troviamo tutte le teorie infantili, ma senza quell'aspetto accattivante proprio di ciò che è infantile.
Nella logica non possono mai esservi sorprese.
Nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio.
Nella vita, invero, non è mai la proposizione matematica stessa a servirci: la proposizione matematica l'usiamo solo per concludere da proposizioni, che non appartengono alla matematica, ad altre, che parimenti non appartengono ad essa.
Nessuna confessione religiosa ha tanto peccato per abuso di espressioni metafisiche quanto la matematica.
Nessuno può dire di sé stesso in modo veritiero di essere una merda. Perché, se io lo dicessi, potrebbe anche essere vero in un certo senso, ma io non potrei essere intriso di questa verità: poiché in tal caso dovrei impazzire, oppure cambiare me stesso.
Niente è così difficile come non ingannare se stessi.
Non c'è un metodo della filosofia, ma ci sono metodi, per così dire, differenti terapie.
Non ci devono mai essere sorprese nella logica.
Non necessariamente chi conosce una proposizione aritmetica conosce qualcosa.
Non possiamo pensare nulla d'illogico, ché altrimenti dovremmo pensare illogicamente.
Non si può dire, dunque, che la matematica ci insegna a contare? Ma se ci insegna a contare perché non ci insegna anche a confrontare tra loro i colori?
Non temere mai di dire cose insensate, ma ascoltale bene quando le dici.
Per un vero uomo religioso nulla è tragico.
Predicare la morale è difficile, motivarla è impossibile.
Qualunque cosa che può essere detta, può essere detta in modo chiaro.
Sarà rivoluzionario colui che potrà rivoluzionare se stesso.
Scopo della filosofia è la chiarificazione logica dei pensieri.
Se gli uomini non commettessero talvolta delle sciocchezze, non accadrebbe assolutamente nulla di intelligente.
Se nella vita siamo circondati dalla morte, così anche nella salute dell'intelletto siamo circondati dalla follia.
Se una domanda può porsi, può pure aver risposta.
Senza un pò di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri. Alcuni costano molto, altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri? Credo con il coraggio.
Solo chi è molto infelice ha il diritto di compatire un altro.
Sono andato per tracciare i contorni di un'isola e invece ho scoperto i confini dell’oceano.
Suonare il pianoforte: una danza delle dita umane.
Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli. E questo significa non crearne di nuovi.
Tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: Quanto può dirsi, si può dir chiaro, e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Un nuovo vocabolo è come un seme fresco gettato nel terreno della discussione.
Un pensiero corretto a priori sarebbe quello la cui possibilità ne condizionasse la verità.
Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
Una confessione dev'essere una parte della nuova vita.
Una scoperta non è né grande né piccola, dipende da ciò che essa significa per noi.
Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima.
Vive eterno colui che vive nel presente.
È così difficile trovare l'inizio. O meglio: è difficile cominciare dall'inizio. E non tentare di andare ancor più indietro.